Le prime ore di domenica e lunedì mattina hanno lasciato nel sud di Tarragona immagini che ricordano il peggio della DANA 2024 a Valencia: strade trasformate in fiumi, auto che galleggiano tra i burroni e residenti evacuati con l’acqua fino alla vita.
Il sud della provincia di Tarragona sta vivendo una delle notti più difficili degli ultimi anni. Le piogge torrenziali associate alla DANA Alice hanno causato inondazioni storiche che hanno costretto più di mille persone a dormire fuori casa, soprattutto nella regione di Montsià, la più colpita dalla tempesta.
Vi raccontiamo i dettagli e i principali canali di informazione per tenervi aggiornati.
Comuni colpiti in Catalogna
La Generalitat de Catalunya ha dichiarato lo stato di emergenza in cinque contee del sud di Tarragona: Montsià, Baix Ebre, Ribera d’Ebre, Baix Camp e Terra Alta. Qui, diversi comuni hanno subito inondazioni simili a quelle delle città della regione vicina.
Il provvedimento prevede la sospensione delle lezioni, dei servizi sociali non essenziali e delle visite mediche non urgenti, con l’obiettivo di ridurre gli spostamenti e garantire la sicurezza.
Il presidente Salvador Illa si è recato a Tortosa per partecipare al comitato di emergenza del piano Inuncat, dove ha avvertito che “le piogge torrenziali non sono finite”. Secondo Illa, le previsioni indicano precipitazioni di oltre 40 litri in mezz’ora per tutta la giornata, soprattutto a Terres de l’Ebre.
Godall e Santa Bàrbara sono alcuni dei comuni più colpiti, ma non solo: a La Ràpita l ‘acqua ha raggiunto un metro e mezzo di altezza in alcune strade e ad Amposta la scena si è ripetuta: decine di persone si sono rifugiate in un padiglione comunale di emergenza, dove hanno trascorso la notte su materassi improvvisati, assistiti dai volontari della Croce Rossa e dal personale comunale. Anche altre località come Alcanar, Ulldecona e Freginals hanno vissuto episodi di emergenza.
Allarme arancione
L’Agenzia meteorologica di Stato (AEMET) mantiene l’allerta arancione a Tarragona per il rischio significativo di precipitazioni che potrebbero lasciare fino a 40 litri per metro quadro in un’ora, mentre il resto della provincia rimane in allerta gialla. La tempesta non si limita alla Catalogna: anche Castellón, Valencia, Alicante, Ibiza e Formentera sono in allerta arancione, mentre Maiorca è in allerta gialla. In totale, sette comunità autonome rimangono sotto allerta per temporali forti lunedì.
La Croce Rossa stima di aver assistito circa 500 persone in rifugi temporanei a Montsià. Ad Amposta, più di 200 automobilisti sono stati costretti a passare la notte in un padiglione dopo la chiusura della AP-7 e della N-340. A Ulldecona, 50 persone sono ospitate in un altro centro di emergenza, raggiungibile solo da Vinaròs (Castellón).
Strade e treni: mobilità praticamente paralizzata
La AP-7 tra Ulldecona e Freginals è stata parzialmente riaperta questa mattina presto in direzione sud, anche se una delle corsie è ancora chiusa per la pulizia. La N-340 rimane invece chiusa in due tratti critici: Vinaròs (verso Barcellona) e Alcanar (verso Valencia).
Rimangono chiuse anche altre strade secondarie, come la TV-3408 ad Amposta, la TP-3317 a Freginals, la CV-603 a Cullera e la EI-800 a Sant Jordi de ses Salines (Ibiza).
Anche il trasporto ferroviario è sospeso, con 17 treni e più di 3.000 passeggeri interessati dall’interruzione del servizio domenica. Vi raccontiamo tutti i dettagli in questo articolo.
Potete trovare informazioni sulle strade colpite e interrotte dalla pioggia sul profilo della DGT su X (@DGTes).
Dove ottenere informazioni e cosa fare se si è colpiti dal problema
Il Governo della Catalogna consiglia di seguire gli aggiornamenti tramite @emergenciescat, il Servizio meteorologico catalano (@meteocat) e i profili ufficiali del 112. In caso di emergenza, non tentare di attraversare le aree allagate o di percorrere strade secondarie.
Renfe ricorda che contatterà i viaggiatori interessati dai tagli tramite SMS o e-mail e che eventuali modifiche o rimborsi saranno gratuiti.