L ‘IrídiaFest è un festival di cultura e diritti umani che diventa un punto d’incontro tra l’espressione artistica e la difesa dei diritti fondamentali. Da nove anni, Irídia lavora per proteggere le persone che hanno subito violenze istituzionali e sa che la cultura è anche uno spazio essenziale per realizzare una società più giusta.
Dagli incel, alla manosfera, all’ascesa del trumpismo, ecc. Dall’Irídia, stanno rivendicando una cultura che cerca di affrontare l’ascesa dell’ultradestra nel mondo.
Negli ultimi anni abbiamo visto come si sia diffusa la cultura dell’odio, basata sulla paura e sulla disuguaglianza. Per questo motivo, il festival vuole essere parte della cultura dei diritti umani, uno spazio di rispetto e di incontro, attraverso proposte critiche dove le parole, il pensiero e il ritmo sono protagonisti.
Giovedì 13 febbraio, il festival prenderà il via con un’edizione speciale in diretta del podcast Ciberlocutorio, presentato da Andrea Gumes e Anna Pacheco. All’evento parteciperanno Anaïs Franquesa del Centre Irídia e Cheik Drame di SOS Racisme, oltre al comico e autore comico Roger Pelàez. Con sette stagioni alle spalle, questo spazio si è affermato come punto di riferimento nel campo della cultura e della riflessione.
Venerdì 14 febbraio sarà la volta dei concerti, con un programma che riunirà artisti locali, nazionali e internazionali come Branko, uno dei fondatori di Buraka Som Sistema.
Gli altri gruppi sono Ortiga, Las Bajas Pasiones e Remei de Ca la Fresca, che hanno abbandonato le sonorità più pop degli artisti della loro generazione e che riescono, come gli altri, a creare una cultura musicale critica e consapevole.
Il festival è creato e sviluppato con la collaborazione di progetti culturali cooperativi. È organizzato da Irídia – Centre per la Defensa dels Drets Humans, con il sostegno di Say it Loud e la collaborazione della Sala Paral-lel 62.