Addio ai sussidi per il trasporto pubblico annunciati per il 2025 a partire da questo mercoledì. Dopo diversi anni di trasporti pubblici e prezzi ridotti, il Congresso dei Deputati ha respinto questo mercoledì a sorpresa il decreto omnibus promosso dal Governo spagnolo che prevedeva misure come i bonus agli abbonamenti dei trasporti pubblici.
Il voto è stato deciso dopo il “no” del PP e di Junts e lascia senza effetto il cosiddetto “scudo sociale”, che comprendeva altre importanti misure sociali come l’aumento delle pensioni, l’aumento del salario minimo interprofessionale (SMI) e l’estensione della sospensione degli sfratti per le persone vulnerabili.
Junts, chiave della bocciatura
La bocciatura di Junts è stata decisiva per far pendere la bilancia contro il decreto, lasciando la convalida nelle mani del Partito Popolare, che alla fine ha anche votato contro. Junts ha criticato il governo per quelli che considera “bilanci occulti” e ha accusato il PSOE di “mescolare misure che aiutano i cittadini con altre che li avvantaggiano solo politicamente”. Per questo motivo, si sono mostrati favorevoli a sostenere un decreto separato che includa esclusivamente la rivalutazione delle pensioni e i sussidi ai trasporti.
Da parte sua, il PP ha depositato una proposta di legge per garantire la rivalutazione delle pensioni, poiché descrive il decreto omnibus come un “decreto trappola”.
Che ne sarà dei sussidi per gli abbonamenti ai trasporti pubblici a Barcellona e in Catalogna?
La bocciatura di questa legge significa che da domani scadranno le sovvenzioni dirette per Cercanías e Media Distancia gestite da Renfe, che dipende dallo Stato, poiché il decreto le ha prorogate dal 31 dicembre 2024. Fonti del Ministero dei Trasporti hanno confermato che l’emissione di biglietti gratuiti per Renfe e per gli autobus statali sarà congelata.
Questo significa, a priori, il 20% dei bonus. Il restante 30% è fornito dalla Generalitat e un ulteriore 3% dall’ATM. Nessuna delle due istituzioni ha rilasciato una dichiarazione in merito, quindi il prezzo finale di metro, autobus e Rodalies a Barcellona e in Catalogna è un’incognita, a parte la certa eliminazione dei sussidi che dipendono dal Ministero dei Trasporti.
Attualmente, ad esempio, i sussidi per le Rodalies sono stati approvati fino a giugno 2025, ma resta da vedere quali saranno i prezzi finali.
Secondo le ultime informazioni, il governo non ha escluso di convocare un Consiglio dei Ministri straordinario per approvare un unico decreto sui sussidi al trasporto pubblico.
La metropolitana, gli autobus e i tram rimarranno invariati
Poco dopo l’annuncio della bocciatura del decreto al Congresso, l’MTA ha annunciato che i prezzi rimarranno invariati anche se le sovvenzioni statali cesseranno di essere applicate. Secondo fonti dell’MTA, “tutto rimarrà invariato”.
Ciò riguarda la metropolitana, le reti di autobus e tram urbani, gli autobus metropolitani come Baixbus e Moventis e altri servizi come la funivia.
Misure importanti da sospendere
Il decreto omnibus comprendeva una serie di misure sociali che ora non sono più valide dopo la bocciatura parlamentare:
- Aumenti delle pensioni: l’aumento previsto non sarà applicato.
- Sussidi per il trasporto pubblico: i sussidi per gli utenti saranno eliminati.
- Proroga della sospensione degli sfratti: le persone vulnerabili perdono questa protezione, che era stata prorogata fino al 31 dicembre.
- Aiuti per le persone colpite dalla DANA: le risorse previste per le aree colpite non saranno attivate.
Il governo di Pedro Sánchez dovrà ora trovare nuovi modi per promuovere queste misure. Il PP e Junts si sono detti disposti a sostenere iniziative separate per le pensioni e gli aiuti ai trasporti, purché non siano legate ad altri provvedimenti.