Lunedì è stata una giornata eccezionale per tutto il Paese (e parte dei Paesi limitrofi) a causa del grande blackout che ha colpito il sud dell’Europa. L’aria di pandemia è tornata e molti barcellonesi, impossibilitati a lavorare, sono scesi in strada per godersi la loro città come se fosse domenica.
Ma martedì tornano le preoccupazioni e ci si chiede fino a che punto sia legale non lavorare in giorni come questo e cosa possa accadere al nostro stipendio se non siamo stati in grado, letteralmente, di andare al lavoro.
La risposta è stata rapidamente diffusa ieri dal Ministero del Lavoro e dell’Economia sociale attraverso i suoi social network, dove ha spiegato perché i diritti del lavoro sono tutelati anche in situazioni di emergenza come questa.
Cosa dice la legge in merito al vostro lavoro in giornate come quella del blackout?
Lo Statuto dei lavoratori contempla situazioni eccezionali come quella che si è verificata durante il blackout e stabilisce che, se non siete stati in grado di svolgere il vostro lavoro per motivi indipendenti dalla vostra volontà, non potete essere penalizzati né vi può essere detratto lo stipendio.
Questo include casi come:
- Non aver potuto raggiungere il proprio posto di lavoro a causa del collasso dei trasporti pubblici o di raccomandazioni da parte delle autorità.
- Non poter accedere fisicamente al luogo di lavoro.
- Essere arrivati ma non poter lavorare a causa di interruzioni di corrente o di internet.
In altre parole, se siete rimasti bloccati in un vagone della metropolitana tra una stazione e l’altra, se siete tornati a casa a piedi per un’ora o semplicemente non avete avuto internet per telelavorare, non preoccupatevi, perché la responsabilità non è vostra e quindi non grava sul vostro stipendio.