Addio a Discos Revolver e, quindi, addio a un’icona di Carrer Tallers e, quindi, addio a una parte importante della storia recente di Barcellona. Fondato nel dicembre 1991, Discos Revolver si congeda questo mese con la tradizionale vendita di luglio, come annunciato su Facebook.
La decisione è stata un boccone amaro da mandare giù per migliaia di clienti abituali e musicisti, che lamentano il fatto che, nonostante l’ascesa del vinile e una fedele comunità di “irriducibili”, il negozio non sia riuscito a reggere il confronto con la digitalizzazione e il dominio di piattaforme come Spotify, Apple Music e YouTube. La sua proprietaria, Nuria Arso, ammette in un’intervista a El País che “l’attività non è più quella di 25 anni fa”, anche se resiste grazie a quel pubblico appassionato.
Tuttavia, c’è una consolazione: il suo negozio gemello, Revólver Records (Carrer Tallers, 11) continuerà a operare, e ha appena ricevuto il premio Fonograma 2024 dall’APECAT come uno dei migliori 50 negozi di dischi indipendenti della Catalogna. Tuttavia, la chiusura di questo locale è un ulteriore colpo alla cultura musicale locale.
Questo addio non passerà inosservato: Revolver era più di un negozio, era un santuario per i collezionisti, un punto di incontro per generazioni e un bastione della cultura analogica a Barcellona. Ora sarà, prima, solo un’altra saracinesca chiusa e, in seguito, probabilmente un altro negozio troppo costoso che sarà inaccessibile a qualsiasi proposta con una personalità che spera di mettere radici a Barcellona.
Chi vorrà potrà andarci un’ultima volta questo luglio, durante il quale il negozio rimarrà aperto con sconti importanti che cercano di dare l’addio al genere.