La festa di Sant Joan segna, per molti, l’inizio della stagione estiva. Questa festa è caratterizzata soprattutto dai falò che ardono in tutta la città, ma sapevate che sono tutti accesi con la stessa fiamma?
Nel Castellet de Perpinyà c’è un fuoco che arde tutto l’anno. Quando si avvicina il giorno di San Giovanni, la sua fiamma viene portata in cima al Canigó, dove viene acceso un falò, che a sua volta viene utilizzato per accendere decine di candele che porteranno la fiamma in giro per i territori di lingua catalana per accendere i loro falò di San Giovanni.
Credito editoriale Pep Herrero. Comune di Barcellona.
Questa tradizione è stata avviata nel 1955 da un abitante della Catalunya Nord (Francia), ispirato dalla poesia Canigó di Jacint Verdaguer, e si è rapidamente diffusa in tutta la Catalogna.
Barcellona accoglie ufficialmente la Flama del Canigó la sera del 23 giugno, accompagnata da spettacoli di cultura popolare. Lì, i rappresentanti di ogni quartiere accenderanno la propria fiamma per portarla in giro per la città e dare fuoco ai 50 falò e feste di strada autorizzati quest’anno.
Vi raccontiamo tutto quello che c’è da sapere sull’origine di questa tradizione e su come viene celebrata a Barcellona.
Barcellona accoglie la Flama con la cultura popolare
Credito editoriale Pep Herrero. Comune di Barcellona.
Il 23 giugno alle 16.30 la Flama del Canigó arriverà a Barcellona passando per il Camp Nou. Da lì, decine di volontari attraverseranno la città per portarla in Plaça Sant Jaume . Passeranno per strade emblematiche della città come la Gran Vía, Plaça Espanya e Via Laietana.
Alle 17:45, in Plaça Sant Jaume, la fiamma sarà accolta con la partenza dell’Aquila, accompagnata dai capgrossos de Marcers e da els gegants de la Ciutat al suono della Cobla de Sant Jordi – Ciutat de Barcelona.
Solo 15 minuti dopo, alle 18, la fiamma dovrebbe raggiungere Sant Jaume e si svolgerà la cerimonia di accensione del calderone, dopo la quale i Castellers de Barcelona realizzeranno un pilastro in suo onore, si esibiranno diversi gruppi di cultura popolare e i rappresentanti di ogni quartiere saliranno sul palco per prendere il fuoco che accenderà i falò di tutta la città.
È possibile consultare il percorso della Flama che attraversa Barcellona e i dettagli degli eventi di benvenuto alla Flama del Canigó sul sito web del Comune.
Una tradizione che nasce da una poesia
Come spiega il Comune di Barcellona, nel 1955 Francesc Pujades, un abitante della Catalogna settentrionale (Francia), ispirato dalla poesia Canigó di Jacint Verdaguer , ebbe l’idea di accendere il fuoco di San Giovanni sulla cima della montagna e di diffondere la fiamma in tutto il luogo.
L’usanza si diffuse rapidamente e nel 1966 il fuoco passò per la prima volta la dogana e raggiunse Vic. Nonostante la dittatura franchista, la tradizione si diffuse in tutti i territori di lingua catalana come simbolo della sopravvivenza della cultura del Paese.
Credito editoriale Pep Herrero. Comune di Barcellona.
Da allora, ogni mattina dal 22 al 23 giugno, la Flama del Canigó parte dal Castellet de Perpinyà, sale in cima al Canigó e accende un falò con cui i volontari accenderanno le lanterne che diffonderanno la fiamma in tutta la Catalogna.
A piedi, di corsa, in bicicletta, in barca, a cavallo… la Flama viaggia in mille modi diversi per raggiungere le piazze delle diverse città catalane in tempo per accendere i falò di San Giovanni, unendo così due tradizioni per celebrare il solstizio e l’unione del popolo catalano.