È iniziato a Girona, ma ora si trova nel Montseny. La nutria, uno dei roditori più grandi del mondo, sta avanzando verso Barcellona. Questa specie invasiva, presente (e in espansione) in tutta Europa, era già stata avvistata da alcuni anni a Girona, ma gli ultimi avvistamenti nei bacini del Tordera e del fiume Congost sembrano anticipare il suo arrivo a Barcellona.
La nutria è un roditore semi-acquatico originario del Sud America, simile a un castoro o a un capibara, che si riproduce facilmente ed è considerato una specie invasiva perché occupa lo spazio delle specie autoctone e può trasmettere le loro malattie.
La nutria è un parente del capibara?
Sebbene assomigli al capibara (uno degli animali più virali degli ultimi tempi), la nutria non è esattamente la stessa. Anche lui appartiene alla famiglia dei roditori, ma non è grande come il capibara (che è il roditore più grande del mondo) e ha un habitat diverso.
L’animale è stato introdotto in Europa nel XIX secolo per lo sfruttamento della sua pelliccia, ma ha trovato le condizioni ideali per la sua espansione nel nord-est della Catalogna. Tuttavia, la sua rapida crescita ha spinto gli esperti locali ad avvertire del rischio che questo animale competa per le risorse con le specie autoctone, incidendo negativamente anche sulla vegetazione e sulle colture, poiché si nutre delle basi di steli e radici.
Ora, gli esperti avvertono che la sua rapida espansione la porterà sicuramente a raggiungere le acque del fiume Besós, poiché non ha predatori naturali. Per questo motivo, gli esperti avvertono dell’importanza di controllare la sua popolazione e della difficoltà di eradicarla una volta che si è affermata come specie invasiva.
Infatti, l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura ha deciso di includere l’animale nell’ elenco delle 100 specie aliene più dannose al mondo a causa dei suoi effetti devastanti sulle zone umide europee.
Con questo, Baercelona si aggiunge all’elenco degli animali che si aggirano per la città e ci dimostrano che, prima del cemento e degli edifici, qui c’era anche la campagna e il mare, proprietà degli animali della natura.