
Non è un segreto che Barcellona sia diventata una città torrida negli ultimi anni a causa dei cambiamenti climatici. Il riscaldamento globale sta colpendo Barcellona, che nelle ultime estati ha trovato più difficile vivere in città di quanto non sia sempre stato. Ora, uno studio non solo conferma questo punto, ma indica che Barcellona è, tra tutte le principali città europee, quella che sarà maggiormente colpita dall’aumento delle temperature nei prossimi anni.
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Nature dalla London School of Hygiene & Tropical Medicine, Barcellona è in cima alla classifica europea dei decessi previsti a causa dell’aumento delle temperature dovuto ai cambiamenti climatici da qui alla fine del secolo.
250.000 morti in 75 anni

Le cifre dello studio fanno venire i brividi. A livello europeo, si stimano più di 2,3 milioni di morti se la temperatura aumenterà di 4 gradi Celsius, con l’arco mediterraneo, la regione più vulnerabile, particolarmente colpita e responsabile della maggior parte di questa mortalità.
Solo a Barcellona, uno studio prevede che, se non verranno prese misure drastiche e urgenti, più di 246.000 cittadini potrebbero perdere la vita a causa del caldo estremo nei prossimi 75 anni.
Questo numero pone Barcellona molto più avanti di altre città mediterranee con climi simili, come Roma, Napoli o persino Madrid, che saranno anch’esse gravemente colpite. Anche Valencia, Atene o Marsiglia rientrano nella top ten della lista, mentre Paesi come la Gran Bretagna sono più lontani da questa ondata di calore.
Il 70% dei decessi può essere evitato
Lo studio ha preso in considerazione elementi come l’aumento della temperatura, la presenza di spazi verdi, la capacità di adattamento (rifugi climatici, sistemi di raffreddamento), la composizione demografica e i livelli di inquinamento.
I ricercatori insistono quindi sull’urgenza di agire su due fronti: la mitigazione del cambiamento climatico, da un lato, e l’adattamento all’aumento delle temperature, che è già una realtà. A tal fine, raccomandano di adottare misure come l’aumento delle aree verdi per mitigare gli effetti dell'”isola di calore” o di facilitare l’accesso alle abitazioni climatizzate per i gruppi vulnerabili.
Secondo lo studio, se ciò venisse rispettato e l’aumento della temperatura fosse limitato a 2 gradi Celsius, come stabilito dagli Accordi di Parigi, il 70% di questi decessi potrebbe essere evitato. Tuttavia, al momento, questi obiettivi sembrano difficili da raggiungere.