
Non lasciate che i soldi siano una scusa. Barcellona è piena di musei e mostre gratuite che aprono le porte alla cultura senza dover spendere un euro. E non stiamo parlando solo di musei rari, piccoli (o addirittura di strada): in città ci sono grandi centri con esposizioni di alta qualità che non regalano tutto, per il semplice sforzo di avvicinarsi ad essi.
Musei di arte contemporanea, di fotografia e cultura audiovisiva, di teatro, di architettura e persino di gioielleria. L’offerta di cultura a Barcellona è grande, e se è gratuita, ancora meglio. Quindi ora sapete che se le vostre tasche sono piene di ragnatele, ma la vostra testa chiede cultura, queste sono le grandi mostre gratuite che potete visitare ora a Barcellona.
Filmoteca de Catalunya. “Precursoras: femminismi, telecamera in mano e archivio in spalla”.
Les Insoumuses è stato un collettivo cinematografico femminista creato in Francia negli anni Settanta. Il suo nome deriva dalla combinazione delle parole insoumuses e muses. La mostra alla Filmoteca de Catalunya presenta i video di queste registe, insieme a quelli di altri collettivi affini, con i quali si battevano per il diritto all’aborto, la libertà sessuale o l’antipsichiatria.
“Precursoras” ci offre un viaggio nella storia culturale e visiva del femminismo francese degli anni ’70 e ’80 attraverso il cinema. È una storia alternativa in cui l ‘attivismo è il motore principale della lotta e della creazione cinematografica.
📍Luogo: Plaça de Salvador Seguí, 1
📆 Date : fino al 17 novembre 2024
Arxiu Fotogràfic de Barcelona. “Famiglia, amici e fotografia. Intorno allo spazio fotografico della casa”.
Sicuramente avete un tíx, un hermanx o un abuelx pesadx che vi fotografa ogni volta che incontrate la famiglia (e se non ce l’avete, siete voi). Ma qual è il valore delle fotografie di famiglia? Perché le scattiamo?
“Famiglia, amici e fotografia. Intorno allo spazio fotografico della casa” vuole evidenziare il significato speciale che diamo quando scattiamo una foto di famiglia ed esplorare il suo valore simbolico e documentario.
La mostra ricorda che prima degli smartphone in ogni casa c’erano delle fotografie e che quando andavamo a casa dei nostri nonni, vedevamo sempre la foto del giorno in cui si erano sposati e le immagini di tutti i loro figli e nipoti in salotto, in cucina o in corridoio. Vedremo quindi scene di vita quotidiana, realizzate da fotografi dilettanti, principianti e professionisti, molto diverse tra loro, ma dove la casa è il centro di tutto.
📍Luogo: Pl. de Pons i Clerch, 2, 2° piano.
📆 Date : fino al 20 ottobre 2024
MUHBA Oliva Artés
Una vecchia fabbrica di Poblenou sopravvive in mezzo a un parco e circondata da alti edifici per uffici, e ci invita a entrare (gratuitamente) per chiederci come si evolve una città. È il MUHBA Oliva Artés, uno spazio che, secondo il suo sito web, è “un laboratorio e un museo partecipativo sulla storia, l’ eredità e il patrimonio della città contemporanea”.
Attualmente, nello spazio MUHBA Oliva Artés è possibile visitare la mostra permanente Interrogar Barcelona. Dall’industrializzazione al XXI secolo, una mostra che esamina la traiettoria di Barcellona dal XVIII secolo a oggi e che la affronta da diverse angolazioni come il lavoro, la demografia, l’immigrazione, i conflitti sociali, il territorio o lo sviluppo industriale.
Il museo ospita anche mostre temporanee che possono essere consultate sul suo sito web.
📍Ubicazione: C/ de Espronceda, 142-146
MAE. Museo delle Arti dello Spettacolo dell’Institut del Teatre.
Sì, l’Institut del Teatre ha, oltre alla scuola, un museo teatrale con il quale si può ripercorrere buona parte della storia delle arti dello spettacolo in Catalogna e che si può visitare gratuitamente, magari mentre si trova il tempo per entrare a uno spettacolo al Teatre LLiure o al Mercat de Les Flors.
Si tratta del Centro di Documentazione e Museo delle Arti dello Spettacolo, che dispone di due spazi (La Sala e El Vestíbulo) in cui espone sia le proprie mostre che, talvolta, quelle di enti che collaborano. La mostra permanente è La memoria de las Artes Efímeras el Museo de las Artes Escénicas, che mette in evidenza il lavoro di conservazione, documentazione e divulgazione che svolge da quasi cento anni.
📍 Ubicazione: Margarida Xirgu s/n. Terzo piano.
Palau Robert. “S’Agaró 1924-2024. Architettura e cultura in Costa Brava”.
Il gioiello del Passeig de Gràcia è in gran forma, e questo ex palazzo che è, tra le tante cose, un centro espositivo, ospita regolarmente mostre di alto livello ad accesso gratuito .
Attualmente ospita la mostra gratuita “S’Agaró 1924-2024. Arquitectura i cultura a la Costa Brava” che ripercorre i 100 anni di storia di questo gioiello modernista della Costa Brava. S’Agaró, a differenza delle altre città della Costa Brava che erano antichi villaggi di pescatori, è stata creata un secolo fa con l’obiettivo di costruire una città giardino modernista. Voleva unire architettura, paesaggio e turismo.
La mostra ripercorre la vita di questo gioiello della Costa Brava e di come in pochi anni sia diventato uno dei palcoscenici della cultura, della politica e dell’economia del Paese.
📍Ubicazione: Pg. de Gràcia, 107
Collegio degli architetti
Sicuramente conoscete già il murale di Picasso che si trova in Plaça Nova (la piazza della Cattedrale). In quell’edificio si trova il Collegio degli Architetti della Catalogna e al primo piano ci sono sempre mostre di architettura a ingresso gratuito. Hanno anche una libreria specializzata in architettura.
📍 Ubicazione: Plaça Nova, 5
Centro d’Arte Santa Mònica. “Després del vendaval. Riabilitare gli esquerdes des de l’acció col-lectiva”.
“Rehabilitar les esquerdes” si riferisce ai vuoti tra i muri e il potere e alla capacità di riempirli e sanarli attraverso l’arte.
È una mostra impegnata sul fronte dell’ambiente, in cui si riflette su concetti e slogan come “nessuna persona è illegale” o “persone senza case e case senza persone”.
📍Luogo: La Rambla, 7
📆 Date : Dal 2 ottobre 2024 al 12 gennaio 2025
Il museo più piccolo del mondo nascosto nelle strade di Gracia.
Quando camminiamo guardiamo verso il cielo, verso terra, in avanti o verso chi ci accompagna. Guardiamo le vetrine dei negozi o le facciate degli edifici, ma raramente ci fermiamo a guardare i muri, che di solito nascondono pochi segreti e non sono altro che il passaggio tra una porta e l’altra, il pezzo di pietra nato per nascondere le cose, non per mostrarle.
Ma questo cambia a Gracia, il quartiere che ospita un museo, il più piccolo del mondo, che si nasconde tra i muri delle sue strade. Per trovarlo, si può passeggiare liberamente per il quartiere o, se si ha fretta, consultare la mappa dell’opera, che indica dove cercare.
Le sale espositive del “Museo più piccolo del mondo” non sono stanze o gallerie, ma buchi nel muro larghi e lunghi appena 10 cm. Sono i vecchi rubinetti della città, buchi nascosti dietro piccole porte di metallo nero che sono state lasciate vuote e che l’artista Noemí Batllori ha iniziato a riempire, qualche anno fa, insieme alla figlia Gala, con piccole opere d’arte.
📍 Quartiere di Gràcia